CAMBOGIA - L'ASIA DEI TEMPI PERDUTI Viaggio tra villaggi, etnie, fiumi, laghi e templi persi nella foresta

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13 giorni

Partenza il 26 dicembre 2019

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13 giorni

Partenza il 26 dicembre 2019

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13 giorni

Partenza il 26 dicembre 2019

CAMBOGIA - L'ASIA DEI TEMPI PERDUTI - CODICE: CAMBOGIA19

Durata: 13 giorni

Partenza il 26 dicembre 2019

Un viaggio tutto dedicato alla Cambogia, un paese recentemente riemerso da decenni di guerra e isolamento. Dalla vivace Phnom Penh alla provinciale Battambang, la capitale dell’Ovest, attraverso la verde campagna cambogiana. Si prosegue per Siem Reap con una navigazione in battello di un’intera giornata lungo il fiume Sangke, tra splendidi e inediti scenari, in una natura incontaminata. Si sbocca nell’immenso lago Tonlè Sap, il più esteso lago del Sud-Est Asiatico, con il villaggio galleggiante di Chong Khneas. E finalmente i magici e imponenti templi di Angkor (UNESCO), che destano ancora grandi emozioni nonostante i numerosi turisti che li visitano ogni giorno, ma soprattutto i remoti e sconosciuti complessi khmer di Beng Melea e Ko Ker, immersi nella foresta lussureggiante. Una deviazione verso nord conduce al confine con la Thailandia per la visita del remoto Prasat Preah Viehar (UNESCO), arroccato sulla cresta di una montagna, un suggestivo monumento che gode di una posizione spettacolare! Si continua per Kampong Thom percorrendo l’antica Via Reale che passa per Sambor Prei Kuk, il più importante complesso archeologico pre-angkoriano del paese. E poi verso est per l’incontro con i delfini del Mekong a Kratie, per terminare con la visita di Phnom Penh, la capitale del Paese, che solo da poco si sta riprendendo dai terribili anni dei Khmer Rossi. 

 

Nostro accompagnatore a partire da 8 partecipanti.

 

 

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2019/2020

1° giorno / Partenza dall’Italia

Partenza in tarda mattinata da Milano Malpensa per Phnom Penh con voli di linea via scalo intermedio. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno / Arrivo a Phnom Penh Il fascino discreto dell’ex capitale francese

Arrivo a Phnom Penh, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. La capitale cambogiana possiede ancora un indiscutibile fascino, malgrado il suo passato turbolento e spesso violento. Edifici in stile coloniale, in parte fatiscenti e in parte già restaurati con gusto, fanno da attraente sfondo ai frequentatissimi caffè della zona del lungofiume. Prima del trasferimento in hotel visita del Wat Phnom, il tempio che dà il nome alla città, situato in cima a una collinetta, frequentato dai fedeli che vi si recano per pregare e farsi predire il futuro dai tanti cartomanti, indovini e chiromanti. Pernottamento in hotel.

Pasti: liberi.

3° giorno / Phnom Penh Kampong Chnang Battambang (circa 320 km) Battambang: la capitale dell’Ovest

Dopo la prima colazione partenza per Battambang, la seconda città più grande della Cambogia, anche chiamata la Capitale dell’Ovest. Battambang, dove la gente vive ancora secondo i costumi della tradizionale cultura contadina, ha un’atmosfera molto provinciale ed è contraddistinta da un’architettura mista tra il coloniale e il locale. Se possibile (a volte l’escursione non è consentita per motivi tecnici) si avrà modo di provare una singolare forma di trasporto locale, il Treno di Bambù, un trenino costituito da vagoncini in bambù che viaggia sulle rotaie di una vecchia linea ferroviaria oggi in disuso. In alternativa si effettua la visita dell’Ek Phnom, un suggestivo santuario khmer risalente alla prima metà del XI secolo ed esemplare per la comprensione dell’architettura angkoriana. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.

4° giorno / Battambang Siem Reap La navigazione lungo il fiume Sangke

Dopo la prima colazione partenza per Siem Reap, in battello pubblico di linea, lungo il fiume Sangke. La navigazione sul fiume procede attraverso splendidi e inediti scenari, villaggi, pagode, pescatori che sollevano le reti con una sorta di catapulta a pendolo, mangrovie e quanto altro si possa immaginare in una natura rigogliosa e incontaminata. Si giunge allo splendido villaggio galleggiante di Prek Toal con tanto di chiesetta e scuola anch’esse galleggianti. Ci si immette poi nel lago Tonlè Sap, talmente grande che non si scorgono le sponde. La navigazione prosegue costeggiando parte del lago fin oltre il villaggio galleggiante di Chong Kneas. Poi si scende a terra e con un minibus, in circa mezz’ora, si raggiunge Siem Reap. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo con lunch-box. Cena in hotel.

N.B. La navigazione del fiume Sangke richiede circa 9-10 ore, i tempi di percorrenza sono variabili e dipendono prevalentemente dal livello dell’acqua che muta a seconda delle stagioni. Le imbarcazioni pubbliche, in legno, con capienza massima di 30-35 persone, sono poco confortevoli, e a causa di una rigida rotativa interna sull’uso non possono essere scelte e/o prenotate in anticipo. La navigazione è in genere possibile nel periodo che va da settembre-ottobre a febbraio-marzo. Nel caso in cui non sia possibile effettuare la navigazione si procederà via terra passando per la cittadina di Svay Sisophon, non lontana dal confine Thailandese, includendo la visita del tempio di Bantey Chhmar.

5° giorno / Siem Reap: il complesso di Rolous e Angkor Thom Gli imponenti monumenti Khmer: il tempio del Bayon e la Terrazza degli Elefanti

Dopo la prima colazione visita delle strutture pre-angkoriane del complesso di Rolous, situato a circa 15 km da Siem Reap in direzione sud-est. I templi di Prae Ko, Bakong e Lolei, i primi ad essere stati edificati nella zona nell’XI secolo, rappresentano l’anello di congiunzione tra il regno di Chenla e il nuovo regno di Angkor, segnando l’inizio del culmine della potenza e dell’arte khmer. Ci si dirige poi verso il complesso di Angkor per la visita del Prasat Kravan, unico esempio di tempio costituito da cinque torri in linea, all’interno di quella centrale è conservata una delle più belle decorazioni dedicate alla divinità Vishnu. Nel pomeriggio visita della città fortificata di Angkor Thom, passando attraverso la Porta Sud e proseguendo verso lo spettacolare tempio del Bayon che, con i suoi più di duecento enigmatici volti, rappresenta la costruzione centrale sia nell’ubicazione che nella concezione della città stessa. Si tratta di un capolavoro dalla sorprendente struttura formata da 54 torri e che presenta splendidi bassorilievi rappresentanti la vita quotidiana ai tempi dei regni di Angkor e nei quali sono state contate più di diecimila figure scolpite nella pietra. Quindi si passa dinanzi all’imponente Baphuon e si prosegue per il tempio a forma di piramide legato alla leggenda del re ed il serpente: il Pimeanakas; poi la zona dove era situato il palazzo reale e infine le splendide Terrazze degli Elefanti e del Re Lebbroso. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.

6° giorno / Siem Reap: Kbal Spean, Bantey Srey, Bantey Samre, Bantey Kdey Il Fiume dei Mille Lingam”

Partenza presto al mattino, dopo la prima colazione, per l’escursione alla scoperta del Kbal Spean, il “Fiume dei Mille Lingam”, un luogo molto suggestivo che si raggiunge con circa quarantacinque minuti di cammino nella giungla. In una sezione del letto del torrente Stung, lunga circa 150 metri, furono scolpiti, appena sotto il livello dell’acqua, una serie di lingam, simbolo del dio Shiva. L’intento sacro all’origine di queste sculture va ricercato nell’irrigazione delle risaie con l’acqua del fiume, arricchita dalle proprietà fertilizzanti rilasciate dai numerosi lingam. Si prosegue con la visita del tempio di Bantey Srey, ovvero la cittadella delle donne, famoso per gli splendidi bassorilievi scolpiti quasi tutti in arenaria rosa e a detta di molti, superiori per delicatezza e precisione persino a quelli presenti all’interno di Angkor Wat. Il tempio è situato a circa 40 km da Siem Reap e viene raggiunto tra incantevoli paesaggi caratterizzati da risaie e villaggi. Si rientra a Siem Reap passando per il tempio di Bantey Samre, cosi chiamato in onore alla leggenda del contadino che divenne re. Nel pomeriggio si prosegue per il Bantey Kdey, la cittadella delle celle che servivano come eremo di meditazione per i monaci buddhisti.

Dopo aver ammirato il bacino artificiale del Shre Shrang o bagno reale, è possibile salire sul tempio montagna di Pre Rup, costruito in mattoni rossi, che segna l’inizio di un’epoca nuova nell’architettura khmer. Il tempio montagna è particolarmente suggestivo al momento del calar del sole quando i mattoni rossastri mutano in continuazione i loro colori. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.

7° giorno / Siem Reap: Angkor Wat e il Grande Circuito di Angkor Il tempio strangolato dalle radici degli alberi

Dopo la prima colazione mattinata dedicata ad Angkor Wat, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il capolavoro di tutta l’arte khmer, il tempio più celebre ed imponente, considerato una delle meraviglie del mondo. Si tratta di una struttura che abbaglia nella sua spettacolarità, esempio di straordinaria sapienza architettonica, decorato con sculture e bassorilievi estremamente raffinati, attraverso i quali vengono descritte in maniera magistrale le principali scene dei poemi epici indiani. Nel pomeriggio visita del Gran Circuito di Angkor, iniziando con il vasto e maestoso tempio di Prae Khan, detto anche tempio della “Sacra Spada”, che aveva le funzioni di centro religioso, culturale e, per un periodo, anche di residenza reale. Nel momento del suo massimo sviluppo, vi risiedevano più di diecimila persone, tra le quali molti degli insegnanti ed il corpo di ballo delle Apsara, le danzatrici celesti. Si prosegue con il Neak Pean, l’unico tempio a struttura circolare in memoria di un mitico lago dal quale nascono i quattro fiumi della mitologia hindù. Veniva ai tempi utilizzato come luogo di purificazione tramite le acque. Infine uno dei templi più suggestivi e romantici, il Ta Phrom, totalmente immerso nella giungla e volutamente lasciato nelle condizioni in cui fu ritrovato dagli archeologi francesi intorno al 1860, parzialmente coperto dalla vegetazione, con le radici degli alberi secolari che avvolgono magicamente le sculture ed i blocchi di pietra delle gallerie, siglando un connubio tra la storia e la forza prorompente della natura stessa. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.

8° giorno / Siem Reap Beng Mealea Koh Ker Prasat Preah Vihear ( 250 km) I templi remoti e la piramide nella jungla

Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per il grande complesso di Beng Mealea, un tempio con monastero annesso, immerso nella giungla, che copre un’area di oltre 1 kmq. Costruito nello stesso stile e dallo stesso re che costruì Angkor Wat, a detta di molti potrebbe addirittura essere stato un prototipo del grande tempio. Privo di bassorilievi, si ritiene possa essere stato tutto affrescato sia all’interno che all’esterno. Se si eccettua il Ta Phrom, questo complesso offre le migliori inquadrature di vegetazione e grandi alberi integrati nel tempio. Proseguendo verso nord-est si arriva a Koh Ker, un altro complesso costituito da molti templi e monasteri, il più importante dei quali contiene una grande piramide a sette gradoni che lascia molto perplessi per la somiglianza con altri siti, dello stesso periodo, distanti molte migliaia di miglia. Koh Ker fu la capitale dell’impero Khmer per una ventina di anni, nel IX secolo. Oggi molte delle rovine sono immerse nella giungla ed essendo ancora poco visitate riescono a trasmettere quel fascino particolare che sbalordì i visitatori di qualche decennio addietro. Si continua per la zona del Prasat Preah Vihear. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo con lunch-box, cena in hotel.

9° giorno / Prasat Preah Vihear Sambor Preikuk Kampong Thom (ca. 270 km) Il tempio costruito sulla cresta della montagna

Dopo la prima colazione visita del Prasat Preah Vihear, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, capostipite di tutti i templi di montagna, che si erge maestoso sui Monti Dangkrek, in un territorio a lungo conteso tra Cambogia e Thailandia. La posizione del tempio, esattamente sulla cresta della montagna, da cui si gode di una vista mozzafiato sulla Cambogia settentrionale, lo pone in una categoria assolutamente a se stante rispetto a tutti i templi khmer. Il tempio è formato da un grande complesso costruito su quattro livelli che comprende cinque padiglioni d’entrata (gopura), e una residenza reale con due ali, che probabilmente servivano anche da rifugio ai pellegrini. Tra una gopura e l’altra ci sono dei lunghi cortili affiancati dai naga, e a lato di uno di essi si trova la grande cisterna dell’acqua che serviva i pellegrini e gli abitanti del tempio. La costruzione di tutto il complesso si è protratta per oltre duecento anni a partire dalla fine del IX secolo, periodo in cui Koh Ker fu capitale del Regno Khmer. Nel 2004 il governo di Phnom Phen ha inaugurato una nuova strada che rende relativamente facile l’accesso al tempio anche dal versante cambogiano. Si prosegue verso sud per Kampong Thom. Lungo il percorso sosta per la visita del Sambor Prei Kuk, il più importante complesso archeologico pre-angkoriano del paese, l’antica capitale del regno dei Chenla, precursore di quello Khmer. Vi sono più di cento templi di grande suggestione e raramente visitati, suddivisi in tre complessi monasteriali: il gruppo meridionale del Prasat Yeay Poan, il gruppo centrale del Prasat Tor e il gruppo settentrionale del Prasat Sambor. Quest’ultimo comprende gli edifici più importanti ed è dedicato a un’incarnazione di Śhiva. Arrivo a Kampong Thom nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo con lunch-box, cena in ristorante locale.

10° giorno / Kampong Thom Kratie (circa 220 km) La piccola Kratie e i delfini di fiume

Dopo la prima colazione partenza verso sud-est lungo un percorso che attraversa splendidi paesaggi: risaie, villaggi, scene di vita vera nelle campagne cambogiane. Arrivo a Kratie, una cittadina che al tempo delle colonie è stata il capoluogo di tutto il nord del paese. Le tracce di questo glorioso periodo sono visibili ovunque sotto forma di strade, residenze tradizionali dei signori della gomma e mercati con tutte le merci che ricordano un po’ i nostri empori di un tempo. Visita della cittadina famosa per quella che è considerata la sua attrazione principale: l’orcella, il delfino di fiume, una delle creature più affascinanti del Mekong, purtroppo in grave pericolo di estinzione. Escursione in barca sul fiume per avvicinare e ammirare questi rari mammiferi. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.

11° giorno / Kratie Kampong Cham Skhun Kampong Thom (circa 350 km) I ragni serviti in tutte le salse

Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest attraverso le vaste piantagioni di alberi da gomma presenti dai tempi del periodo coloniale francese. Sosta lungo il percorso per osservare il processo di estrazione della preziosa sostanza. Si continua per la località di Skhun, famosa per i suoi ragni giganti, serviti, per chi lo desidera, proprio in tutte le salse. Si è circondati dai venditori che in cestini, rivolti al sole per non raffreddare le prelibate vivande, offrono i delicati aracnidi, acquistabili in piccoli sacchetti dai quali si prendono e gustano uno per uno, come le patatine fritte. Si prosegue per Phnom Penh. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in hotel.

12° giorno / Phnom Penh partenza La vivace capitale della Cambogia

Dopo la prima colazione si completa la visita di Phnom Penh con il complesso del Palazzo Reale e della Pagoda d’Argento, così chiamata per le oltre cinquemila mattonelle d’argento dalle quali è costituito il pavimento, una delle poche opere d'arte di Phnom Penh a essere stata risparmiata dai khmer rossi; il Museo Nazionale, edificato intorno al 1918 e dedicato all’arte khmer, con splendidi reperti di epoca sia angkoriana che pre-angkoriana; il Museo Toul Sleng, testimonianza del sanguinario regime dei khmer rossi e del genocidio perpetrato ai danni della stessa popolazione cambogiana, colpevole di saper leggere e scrivere, portare occhiali, essere insegnanti, medici, professionisti, parlare lingue straniere...si stima che sotto la dittatura di Pol Pot siano state torturate e uccise circa tre milioni di persone, un quarto della popolazione totale, nell’arco di quattro anni fino al 1979. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo per l’Italia. Pernottamento a bordo.

Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena a bordo.

13° giorno / Arrivo in Italia

Arrivo a Milano Malpensa in mattinata.


Prezzo indicativo a partire da 2.750 € A PERSONA

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