LIBIA DELLE MERAVIGLIE: IL FESTIVAL DI GHADAMES - CODICE: LIBIA_25
Durata: 8 giorni 7 notti
Partenze dal 12 ottobre 2025 al 19 ottobre 2025
Aeroporti di partenza: Torino, Caselle
LIBIA DELLE MERAVIGLIE
Ghadames: memorie carovaniere e il Festival dei datteri
Partenza UNICA in concomitanza del Festival di Ghadames:
Dal 12 al 19 Ottobre 2025
La raccolta dei datteri sta terminando: quale migliore occasione per ritrovarsi e festeggiare? Le varie tribù tuareg si danno ogni anno appuntamento a Ghadames per esibirsi con la musica e le danze della tradizione, dimostrare la propria destrezza nelle corse con i cammelli. Costruita con fango, legno di palma e calce, Ghadames è “la perla del deserto” per il fascino della sua architettura: il dedalo ombroso delle sue stradine, le sue bianche piazzette raccolte, i suoi giardini di palme, ci accolgono prima del grande deserto. E poi Leptis Magna e le sue rovine grandiose sulla riva del mare.
Sette è il numero magico: sette quartieri, uno per ciascuna etnia, ancora racchiusi dalle antiche mura, che si ripetono sette volte con sette piazze, sette scuole, sette moschee, sette mercati.
E Ghadames, città-oasi nel deserto occidentale della Libia, 600 chilometri a sudovest di Tripoli, dove oggi si incontrano Algeria, Tunisia, Libia, si conferma ancora oggi un luogo di storie e di antichi fasti. In passato centro di grande importanza, manteneva relazioni commerciali con i mercanti delle coste mediterranee e le popolazioni dell’ancora sconosciuta Africa Nera. Da qui partivano le carovane di cammelli cariche di merci, che si dirigevano a ovest verso Tomboctou, a sud verso Ghat e Bornu, a nord verso i porti del Mediterraneo.
Una città-oasi “perfetta”, dalla trama labirintica, progettata per resistere alle temperature estreme e alle tempeste di sabbia, con una medina dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1986. Una “Perla del Deserto”, una fortezza di sabbia innalzata contro la natura, contro il sole e contro il vento, dalle imponenti mura bianche e ocra, ombreggiata da palme, fatta di un intrico di vicoli, strade strette e abitazioni dagli spessi muri in terracotta, con porte colorate decorate da intarsi di madreperla, di passaggi ombrosi, sinuose zinqas (vicoli ad arco ricoperti di legno di palma) e lucernari, che portano illuminazione e ventilazione, agevolano l’orientamento e consentono la circolazione dell’aria fresca e non della sabbia.
Fondata dai Garamanti, gli antichi abitanti del Sahara passò, come racconta Plinio il Vecchio, ai romani, che la chiamarono Cydamus. Deve la sua attuale struttura compatta agli arabi musulmani, che la edificarono nel VII secolo, espandendosi poi nel corso del tempo. Fu abitata da tuareg, berberi e fu polo di attrazione cosmopolita per i commercianti di ogni Paese. Il declino cominciò con la fine del commercio carovaniero e l'abolizione dello schiavismo, nel 1914. Nel 1984 il colonnello Gheddafi ne ordinò lo sgombero - per la mancanza di fognature e impianti idrici, a dispetto della grande quantità di acqua - e costrinse gli abitanti a trasferirsi nella città nuova.
1° giorno, domenica 12 Ottobre
ROMA – TRIPOLI
Partenza da Roma per Tripoli con volo Ita Airways. Disbrigo delle formalità d’ingresso e trasferimento in ristorante per il pranzo.
Nel pomeriggio sistemazione presso l’Hotel Four Points by Sheraton.
Cena libera e pernottamento.
2° giorno, Lunedì 13 Ottobre
TRIPOLI – NALUT – GHADAMES
Pochi chilometri dopo Tripoli si attraversa la Gefarà, vasta pianura costiera steppica. Una serie di tornanti da cui si gode di un ampio panorama sulla costa porta fino alla sommità del gebel. Arroccati lassù, sui fianchi spogli del Kjebel Nafusah, la montagna che separa la costgiera mediterranea dalle immense disetese di sabbia, roccia e pietra, sono sentinelle silenziose, abbandonate a se stesse, aperte verso il nulla: Nalut, Qasr el Haj, Kabaw. Sembrano castelli o cittadelle in miniatura, create con la terra per la rappresentazione di una fiaba. E invece sono forzieri medievali, non di oro o pietre preziose ma di olio e granaglie, alle quali era legata la sopravvivenza di intere comunità.
Qui ogni famiglia del villaggio conservava i propri mezzi di sostentamento mettendoli al sicuro. Appena superato il massiccio portone di ingresso, che veniva chiuso al tramonto, l’impressione è quella di trovarci all’interno di un alveare: tutt’attorno centinaia di piccole aperture perforano le pareti ed immettono in altrettante anguste cellette dove, in grandi giare, venivano depositate le granaglie o l’olio. Rudimentali gradini, speroni di roccia e paletti di legno infissi nei muri consentivano di arrampicarsi alle pareti per raggiungere le celle più alte.
La cittadina di Nalut è abbarbicata in alto sul ciglione di uno sperone strapiombante, dove si confonde con le rocce e con il colore del terreno lo ksar berbero, granaio collettivo fortificato, che all’esterno si presenta con mura compatte e con un’unica entrata che si apre angusta nel punto più difendibile. Lasciata Nalut si punta verso il deserto pietroso, l’hammada El Hamra (rossa) che digrada impercettibilmente verso sud-ovest, con rari ciuffi d’erba, solcato da una rete idrica fossile di uadi tutti convergenti verso la conca di Ghadames.
Arriviamo a Ghadames, oasi sahariana situata vicino al confine con Tunisia e Algeria, un tempo importante centro carovaniero sulla rotta commerciale transahariana che collegava Tripoli e la costa mediterranea con le regioni a sud del lago Ciad. Qui transitavano oro, avorio, animali selvatici per le arene romane e schiavi, come testimonia la discendenza di una parte dei suoi abitanti.
Pranzo pic nic in corso di viaggio.
Arriviamo nel pomerigglio a Ghadames e sistemazione in hotel.
Cena e pernottamento.
3° giorno, martedì 14 Ottobre
GHADAMES E IL FESTIVAL
Giornata interamente dedicata alla scoperta di questa città-oasi alle porte del deserto.
Un tempo centro di grande importanza, Ghadames, protetta dall’UNESCO, manteneva relazioni commerciali con i mercanti delle coste mediterranee e le popolazioni delle ancora sconosciute terre dell’Africa nera.
Dapprima si visita il vecchio forte turco, poi italiano, trasformato ora in museo etnografico con qualche vestigia dell’antica Cydamus romana prima, bizantina poi. La città vecchia berbera s’incunea profondamente con i suoi sette quartieri nell’oasi: è un susseguirsi di vie coperte che prendono luce a tratti, piazzette con i banchi per riposare e discutere alla frescura, vicoli ciechi che servono quartieri di abitazioni compatti.
Un blocco urbanistico chiuso verso l’esterno, dove presenta alte mura, e articolato al suo interno da percorsi labirintici a terra per gli uomini e sulle terrazze per le donne. La luce e il calore del sole penetrano attraverso pozzi aperti in questi blocchi abitativi creando forti contrasti chiaroscurali ma soprattutto una penombra fresca e riposante che avvolge le stradine della città vecchia. Tutt’intorno l’oasi con le parcelle e gli orti irrigati con un ingegnoso sistema di ripartizione dell’acqua dove tutto è calcolato secondo la necessità. Le sette porte di accesso, che venivano chiuse al tramonto, sono situate in modo da generare correnti d’aria che, riscaldandosi, salgono verso l’alto e fuoriescono da interruzioni della volta, unici punti attraverso i quali il sole riesce a filtrare. L’andamento a zig zag di questi corridoi interni, interrotti qua e là da piazzette, non consente inoltre alla sabbia di penetrare in caso di vento. Le case, a un solo piano, terminano con una terrazza e sono unite le une alle altre dalla volta posta al di sopra delle strade: in questa seconda città che guarda verso il cielo si svolgeva la vita quotidiana delle donne intente a filare la lana, macinare il grano, custodire i bambini comunicando tra loro, a distanza, con una sorta di tam tam vocale: Ghadames costituisce un approccio diretto e interessante al mondo e alle genti del Sahara.
Oggi la medina si rianima solo in occasione del Festival dei datteri, uno degli eventi folcloristici più importanti del Sahara, che quest'anno 2025 si svolge dal 13 al 15 ottobre. Il Festival ne celebra la raccolta, ed è il momento delle riunioni familiari. Donne e uomini lavorano settimane intere per riaprire le case di famiglia rimaste chiuse per mesi: si riparano con la calce muri e recinzioni, si restaurano le decorazioni, si ridipingono le porte, e, per propiziare la sorte, si appendono un po’ ovunque fresche ghirlande di foglie di palma. Un’occasione di festa, per celebrare fidanzamenti, matrimoni, nuove nascite. Si indossano gli abiti tradizionali, si improvvisano mercati, si concludono affari. Danze e canti durano giorni e notti, mentre fuori dalle mura si tengono improvvisate parate, caroselli, tornei di cavalli e cammelli. Grazie ai datteri, la città fantasma si rianima per alcuni giorni e ritorna ai migliori fasti di un passato ormai irripetibile, con profumi di cous cous e di tagine che si spandono ancora nell’aria.
Ma il fascino della città-labirinto, col suo palmeto, uno dei più estesi del mondo - che regala i datteri migliori del Paese -, e la sua posizione nel cuore del Sahara, rimangono sempre intatti. Oggi, l’antica Ghadames non ha residenti permanenti, anche se durante la rovente estate, il suo comfort rispetto ai condomini di cemento della città nuova attira molte persone, che tornano qui per entrare nelle moschee e sale da tè e assaporarne il refrigerio. E poi sono loro a prendersi cura delle centinaia di giardini dell’oasi, irrigati grazie a un complesso sistema di canali, dai pozzi artesiani e dalla sorgente sotterranea di Ain al-Faras, intorno alla quale, secondo una leggenda, fu fondata la città.
Apprezzeremo il tramonto sulle dune che circondano la città, prima della cena in hotel.
Prima colazione, pranzo in una casa locale, cena in hotel.
NOTA IMPORTANTE: il Festival di Ghadames dura 3 giorni. Questa dovrebbe essere la giornata clou per assistere alle varie manifestazioni folkloristiche. Scriviamo dovrebbe perché negli ultimi anni le date esatte del festival sono cambiate varie volte e vengono riconfermate solo pochi giorni prima.
4° giorno, mercoledì 15 Ottobre
GHADAMES – TRIPOLI
Si riparte attraverso l’infinita distesa del deserto, in direzione di Gharyan, la città principale del monte che prende il suo nome. Giunti a 717 m di altitudine scopriremo il centro della cittadina, famosa per le ceramiche, dove sono ancora presenti alcuni edifici di epoca coloniale, anche se sempre più minacciati dall’espansione edilizia. La zona è da sempre popolata da tribù berbere della montagna che hanno costruito numerose abitazioni trogloditiche. Scavate nella roccia venivano usate fino a non molti anni fa per ripararsi dal freddo invernale e dal caldo estivo. Pranzo a pic nic in corso di viaggio.
Scendendo verso l’oasi lungo lo uadi Rumman proseguiremo per Tripoli.
Arrivo nel tardo pomeriggio e trasferimento in hotel per il pernottamento.
Sistemazione presso il Four Points by Sheraton.
Prima colazione, pranzo pic nic, cena.
5° giorno, giovedì 16 Ottobre
TRIPOLI
Intera giornata dedicata alla visita della capitale libica. Tripoli, in greco “tre città”, designava l’area che comprendeva Leptis Magna, Sabratha e Oea.
L’ultima città assunse gradualmente di importanza, fino a soppiantare nel nome le altre due.
In effetti, anche oggi tre sono i suoi volti: la medina, la città italiana, e l’espansione moderna. Cominciamo con una passeggiata che ci porta al Castello Rosso, così chiamato per il colore che la pietra con cui è costruito assume al tramonto. La struttura colpisce per i suoi massicci bastioni e l’eleganza degli archi; una volta entrati i cortili a giardino sono decorati con eleganti piastrelle con decorazioni floreali, fontanelle e colonne. Al suo interno si trova il Museo di Tripoli, fondato negli anni ’30 del Novecento per raccogliere i numerosi reperti archeologici provenienti dalle città romane, e che attualmente si è allargato per accogliere anche reperti di epoca garamante, punica, bizantina ed islamica. Per ricchezza e raffinatezza i reperti greco-romani, sistemati con la consulenza UNESCO, costituiscono comunque la collezione di maggior interesse del museo. Visita all’Arco di Marco Aurelio, eretto nel 163 d.C. in onore dell’imperatore romano di origine libica, e successivo pranzo.
Nel pomeriggio visita della medina, una delle più grandi del Nord Africa, caratterizzata da un gran numero di moschee, khan (locande), hamman e da un dedalo di viuzze su cui si affacciano i numerosi negozi del suq ricchi di prodotti tipici locali.
Prima colazione, pranzo in ristorante, cena in hotel.
6° giorno, venerdì 17 Ottobre
TRIPOLI – ESCURSIONE A LEPTIS MAGNA
Dopo la prima colazione partiamo per una giornata intensa ma indimenticabile dedicata alla visita agli straordinari resti di Leptis Magna.
In origine emporio fenicio, divenne poi insediamento punico legato a Cartagine e quindi ricca città romana, che conobbe diverse fasi di sviluppo fino a quando alla fine del II d.C. Settimio Severo volle la sua città natale grande e imponente: è uno dei luoghi archeologici più grandiosi dell’Africa romana. Scenograficamente è un sito superbo, con un'urbanistica varia e suggestiva; una vera e propria Pompei del Nord Africa.
Nella visita si può seguire il progressivo ampliamento dell’insediamento urbano, che si caratterizza per luoghi di una monumentalità marmorea spinta fino a eccessi barocchi. Vedremo un arco trionfale all'entrata, seguito da un gigantesco ginnasio, un mercato con chioschi ottagonali e tavoli di marmo, le terme adrianee, un magnifico teatro, la via colonnata che congiunge la città al porto con le banchine d’attracco, i magazzini e il faro.
A sud- est si trovano i grandiosi resti del complesso anfiteatro, uno dei più significativi di tutto il mondo romano (poteva contenere 20.000 spettatori) e, come degno sfondo, le straordinarie sfumature blu-turchese del Mediterraneo. Nel pomeriggio visita del museo.
Rientro a Tripoli.
Prima colazione, pranzo in ristorante in corso di escursione, cena in hotel.
7° giorno, sabato 18 Ottobre
TRIPOLI – ESCURSIONE A SABRATHA
Partenza per Sabratha, situata sulla costa della Tripolitania. Visita della città, insediamento commerciale fenicio che fece parte con Leptis Magna e Oea dell’impero di Cartagine e divenne città romana nel 46 a.C. con la creazione della provincia d’Africa.
Sabratha deve la sua fortuna al mare: un approdo precario durante le lunghe navigazioni mediterranee e punto terminale delle rotte terrestri, luogo di arrivo delle carovane provenienti dall’Africa nera che cercavano contatti con i mercanti navigatori ansiosi di mettere le mani sulle ricchezze provenienti da terre che nessuno aveva mai visto.
Dal cardo si attraversano i quartieri residenziali, il foro, le basiliche, il tempio di Liber Pater, le terme a mare, per raggiungere, spettacolare nella sua grandiosità, il teatro: lo sfondo è il mare e la scena – su tre piani – si staglia sul cielo: 108 colonne di marmo e granito, capitelli di fatture diverse, due grandi delfini in marmo ai lati del palcoscenico, delicati bassorilievi nei semicerchi del pulpito.
Nel pomeriggio rientro a Tripoli.
Prima colazione, pranzo in ristorante in corso di escursione, cena in ristorante.
8° giorno, domenica 19 Ottobre
TRIPOLI – ROMA
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.
Trasporto aereo
Data |
Da / A |
Orario |
Compagnia aerea |
12 ottobre |
ROMA – TRIPOLI |
09:50 11:45 |
AZ 868 |
19 ottobre |
TRIPOLI – ROMA |
12:40 14:45 |
AZ 869 |
Eventuale instradamento da/per Torino:
Data |
Da / A |
Orario |
Compagnia aerea |
12 ottobre |
TORINO - ROMA |
06:50 08:05 |
AZ 1432 |
19 ottobre |
ROMA - TRIPOLI |
17:20 18:35 |
AZ 1435 |
Quota di partecipazione
Minimo 10 partecipanti, per persona, in camera doppia: 2.850 euro
Supplementi
- Partenza da Torino Euro 250
- Tasse aeroportuali circa Euro 170
- Visto d’ingresso in Libia Euro 130
- Sistemazione in singola Euro 420
- Tassa festival di Ghadames (da pagare in loco) Euro 100
La quota comprende:
- Passaggi aerei di linea andata e ritorno da/per Roma Fiumicino con Ita Ayrways in classe economica 20 kg di franchigia bagaglio
- Trasferimenti da/per aeroporto
- Trasferimenti in bus turistico con aria condizionata, frigobar, toilette
- In fuoristrada 4x4 per l’escursione nel deserto a Ghadames (4 passeggeri per auto)
- Sistemazione in hotel come descritto
- Pensione completa per tutto il tour eccetto la prima cena a Tripoli, con acqua ai pasti
- Guida locale parlante italiano per tutto il tour e guide professionali parlanti italiano nei siti archeologici
- Ingressi, tasse e percentuali di servizio
La quota non comprende:
- Le bevande
- Le mance (calcolare 50 euro a persona)
- Tasse per utilizzo di macchine fotografiche e telecamere nei siti archeologici (LYD 15 o € 3 a sito circa); nei musei è attualmente proibito fare fotografie
- Il facchinaggio
- Tutto quanto non espressamente indicato nel programma
DA SAPERE
Segnaliamo che, nonostante si possa fare turismo, la Libia non è, in questo momento, una destinazione turistica. Ovvero non ha una cultura dell’ospitalità e servizi adeguati, è una destinazione solo per veri viaggiatori che accettino compromessi e imprevisti pur di visitare una parte di mondo rimasta chiusa al turismo per lunghi anni.
Specifichiamo chiaramente che gli hotel selezionati per questo tour, per quanto siano di buona qualità (4*/5* locali), e pur essendo stati in passato hotel di ottimo livello, a causa della protratta assenza di turismo occidentale e dei lunghi anni di chiusura non sono stati mantenuti adeguatamente.
Pertanto gli hotel non sono di qualità paragonabili a standard occidentali o anche solo ad altri Paesi del Nord Africa.
Il viaggio è dedicato a viaggiatori esperti e consapevoli del contesto culturale in cui ci si trova.
È pertanto richiesto un certo spirito di adattamento per quanto riguarda i servizi usufruiti e che potrebbero non corrispondere a quelli di standard occidentale o essere soggetti a modifiche non dipendenti dalla nostra volontà.
In Libia è assolutamente vietato introdurre alcoolici.
Guida Locale
Il viaggio prevede la presenza di una guida locale parlante italiano, che verrà affiancata da guide locali, sempre parlanti italiano/inglese per le visite ai vari siti. Segnaliamo che, essendo il turismo ancora in fase embrionale, la qualità delle guide potrebbe non rispecchiare quella presente in altri paesi dove il turismo rappresenta un’industria importante da anni. Non sono possibili confronti ed è richiesto ai viaggiatori una comprensione e un apprezzamento per la buona volontà delle guide di far conoscere il proprio Paese e della loro dimostrazione di ospitalità.
Trasporti
Il viaggio prevede spostamenti in pulmino/minibus a seconda del numero di partecipanti. Fuoristrada 4x4 con 4 passeggeri per auto per le escursioni a Ghadames. Saranno lasciati liberi alcuni posti per garantire un maggiore comfort ai viaggiatori. Facciamo presente che, per quanto richiediamo la massima qualità dei mezzi, considerata l’economia e la situazione in cui versa il Paese, i mezzi di trasposto potrebbero non essere recenti o potrebbero non avere uno standard di manutenzione che in altri Paesi assicuriamo.
Documenti e visto
A partire dal mese di febbraio 2025 è possibile per i cittadini italiani ottenere il visto elettronico.
È sufficiente la scansione perfettamente leggibile delle pagine del passaporto dove compaiono i dati anagrafici, la fotografia e l’eventuale rinnovo, oltre alla scansione di una fototessera a colori su sfondo bianco. Ricordiamo che il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza del viaggio, deve avere due pagine libere e non deve presentare visti o timbri di Israele, in caso contrario il passaporto deve essere rifatto. Il modulo dei dati anagrafici debitamente compilato e la scansione del passaporto devono essere inviati tramite posta elettronica. La documentazione necessaria deve pervenire nei nostri uffici almeno 30 giorni prima della data di partenza del viaggio, vi raccomandiamo quindi di inviare solo ed esclusivamente tramite posta elettronica la documentazione relativa a pratiche concretizzatesi sotto data. Questo time limite è tassativo, non è assolutamente possibile ottenere il visto in Libia se la documentazione non viene presentata all’ufficio immigrazione entro questi termini.
Clima e Temperature
Sulla costa il clima è tipicamente mediterraneo, con temperature miti durante tutto l'anno (in ottobre una media di 24°). Possibilità di piogge soprattutto in primavera e da novembre a gennaio. Nella regione sahariana il clima è caldo secco, soleggiato, con notevole escursione termica tra giorno e notte (a Ghadames in ottobre la temperatura varia da 15° a 31°).
GLI HOTEL DEL VIAGGIO
Tripoli, Four Points by Sheraton
Il Four Points by Sheraton di Tripoli, recentemente riaperto e rinnovato dopo anni di chiusura, si trova proprio di fronte al mare e accanto alla nuovissima marina privata della città. L'hotel dispone di eleganti camere arredate in stile moderno e minimalista dotate di TV a schermo piatto, WiFi gratuito, aria condizionata e frigobar. Disponibili anche un ristorante interno, un bar, una piscina all'aperto e un centro fitness.
Ghadames, Hotel Dar Ghadames
L’hotel Dar Ghadames è un 4* che, inaugurato nel 2005, aveva all’epoca completamente rivoluzionato l’ospitalità dell’oasi. L’architettura tradizionale berbera si ispira e si integra con lo stile del centro storico. Le camere sono distribuite attorno ad un grande giardino, sono spaziose ed arredate con gusto, oltre a disporre di aria condizionata, bagno privato, TV satellitare e balcone o terrazza. L’interno è arredato con uno scrittoio e poltroncine. Nelle aree comuni è disponibile un bar in stile orientale, un negozio di souvenir, un punto accesso Internet e un ristorante.
CONFERME E PAGAMENTI
All’atto della conferma versamento di un acconto del 30%. Saldo un mese prima della partenza.
Tel 011 5627280