UMBRIA - TRA GLI ANTICHI BORGHI MAGIA SAS: ESPERIENZA, ASSISTENZA E PROFESSIONALITÀ

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5 giorni

Partenze dal 25 agosto 2020 al 04 dicembre 2020

UMBRIA - TRA GLI ANTICHI BORGHI - CODICE: UMBRIA3

Durata: 5 giorni

Partenze dal 25 agosto 2020 al 04 dicembre 2020

Per alcuni l’Umbria è il cuore verde dell’Italia, per altri ne è il cuore spirituale, per molti è semplicemente una delle regioni più belle che ha ispirato poeti e scrittori di ogni tempo, da Virgilio a Herman Hesse. Notissima per le città d’arte come Perugia, Spoleto, Orvieto e Assisi, questa terra generosa cela tra le sue verdeggianti colline borghi di struggente bellezza, nei quali la sedimentazione dei secoli ha lasciato sorprendenti testimonianze architettoniche e artistiche che vanno dal mondo etrusco e romano fino al tardo Rinascimento. Questo itinerario si dipana nell’ampio bacino idrografico della Valle Umbra, là dove sgorgano le incantevoli sorgenti del Clitunno impreziosite dal suggestivo tempietto dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Spello, Bevagna, Montefalco, Trevi, custodiscono superbi mosaici romani, pievi romaniche e scorci di Medioevo accanto a tesori pittorici dovuti al genio di artisti quali Benozzo Gozzoli e il Perugino. Questo delizioso circuito richiede una naturale propensione alle camminate. I centri storici delle varie località toccate durante l’itinerario sono infatti visitabili esclusivamente a piedi.

 

VIAGGIO di gruppo con assistenza di specialista archeologo

 

Partenze:

Dal 25 al 29 Agosto, 

Dal 20 al  24 Ottobre,  

Dal 4 all'8 Dicembre

 

Giorno per giorno 

 

1° GIORNO
PERUGIA - FOLIGNO
Arrivo individuale alla stazione di Perugia e trasferimento dei bagagli sul nostro mezzo privato. Abbiamo quindi il tempo per una breve ma intensa visita pomeridiana del centro storico, dal sapore marcatamente trecentesco, che giustamente inorgoglisce il capoluogo umbro. Iniziamo dalla maestosa Piazza IV Novembre, sulla quale si affacciano il gotico palazzo dei Priori, simbolo del potere civile (oltre che uno dei migliori esempi di palazzo pubblico dell’età comunale) e la Cattedrale, simbolo del potere religioso, mentre al centro si erge la Fontana Maggiore, del XIII secolo, impreziosita dai rilievi finemente scolpiti da Nicola e Giovanni Pisano. Le cinquanta formelle che decorano la vasca inferiore raffigurano il calendario dei lavori agricoli, alcuni episodi biblici, storici e mitologici, i due simboli della città (il grifo), del partito guelfo (il leone) e dell'impero (l'aquila), le sette arti liberali e la filosofia. Da Piazza IV Novembre parte Corso Vannucci (più noto come il Perugino), che con i suoi negozi e i suoi storici locali rappresenta il centro della vita sociale perugina. Giunti alla fine del corso ci avventuriamo nella Rocca Paolina, ossia quanto resta della fortezza che venne fatta erigere da Papa Paolo III nel 1540, su progetto di Antonio da Sangallo. Il labirintico percorso che si snoda nei suoi sotterranei è un affascinante quanto inconsueto viaggio all’indietro nel tempo: la costruzione dell’enorme struttura inglobò infatti buona parte dell’antico borgo di Santa Giuliana, con tanto di vicoli, chiese e abitazioni (tra cui le case della famiglia Baglioni) straordinariamente preservatesi, che costituiscono una finestra sulla Perugia medievale. Oggi i sotterranei della Rocca Paolina (la cui parte superiore fu smantellata dopo l’Unità d’Italia), costituiscono una “città sotterranea” unica nel suo genere, di grande fascino e suggestione. All’esterno dei bastioni, il Sangallo fece murare anche la monumentale Porta Marzia, di origine etrusca, che si apriva nella più antica cinta muraria di Perusia. Nel tardo pomeriggio lasciamo Perugia per raggiungere la vicina Foligno. Arrivo e sistemazione in hotel. 
Cena e pernottamento.

 

2° GIORNO
FOLIGNO - ASSISI - RASIGLIA - FOLIGNO
Dopo la prima colazione raggiungiamo la vicina Assisi, una delle mete culturali, artistiche e spirituali più celebri del nostro Paese, città che diede i natali a San Francesco e Santa Chiara. La magnificenza delle opere d’arte custodite nella Basilica di San Francesco (Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco) regala profonde emozioni. Varcate le belle porte in quercia scolpite da Niccolò da Gubbio, entriamo nella Chiesa Inferiore, la cui costruzione fu avviata nel 1228; proseguendo in fondo alla navata possiamo ammirare la cappella di Santa Caterina, costruita dal famoso cardinale Albornoz, che vi è sepolto. La nostra attenzione è però attirata dalle superbe decorazioni pittoriche che coprono pressoché ogni superficie, alle quali lavorò tra gli altri il grande Cimabue; sono però le volte della navata, del transetto e delle cappelle a costituire gli autentici capolavori, istoriate come sono dagli affreschi di Giotto, Simone Martini e Pietro Lorenzetti. In fondo alla navata ecco l'altare maggiore, eretto in corrispondenza della tomba di San Francesco, sopra il quale troneggiano quattro grandi affreschi in cui Giotto volle glorificare le tre virtù fondamentali della Regola francescana: Povertà, Obbedienza e Castità. Saliamo quindi alla Chiesa Superiore, con la sua sobria facciata in stile gotico lineare, al cui centro troneggia un pregevole rosone. Una volta entrati siamo stregati dalla luce che filtra attraverso le vetrate policrome, rendendo ariosa la navata in netto contrasto con la Chiesa Inferiore nella quale la luce è notevolmente minore. Le vele delle crociere sono ricoperte di affreschi che narrano storie del Vecchio e Nuovo testamento, attribuite per lo più a Giotto e a Cimabue. Le pareti inferiori sono opera certa di Giotto e della sua scuola: questo è il ciclo pittorico più importante e interessante dell’iconografia francescana. Conclusa la visita della Basilica del Santo saliamo in città e raggiungiamo la medievale Piazza del Comune, dominata dalla facciata marmorea del Tempio di Minerva, risalente al I secolo a.C. ma trasformato in chiesa, tra i meglio conservati del mondo antico. Piazza Santa Chiara è dominata dall'omonima basilica al cui interno possiamo ammirare il bellissimo crocifisso ligneo che, secondo la leggenda, parlò a San Francesco. Nel pomeriggio ci inoltriamo nella verdeggiante vallata del torrente Menotre fino a raggiungere il borgo medievale di Rasiglia, un luogo incantevole dove è ancora possibile ritrovare l'atmosfera dimenticata delle piccole cose antiche. Il paesino, poco più di una cinquantina di casette in pietra adagiate sul fianco della collina e dominate dalle rovine del castello, è attraversato da un dedalo di strette viuzze e una miriade di piccoli ruscelli e canali di acqua purissima, che formano cascatelle e laghetti. Le acque sorgive un tempo alimentavano, grazie a un sapiente gioco di chiuse, un gran numero di mulini utilizzati per macinare il grano o muovere i telai con cui si producevano stoffe rinomate. Un sapiente restauro ha conservato questi antichi impianti, che si possono visitare passeggiando cullati dal dolce mormorio delle acque. Al termine della visita di questo luogo straordinario rientriamo a Foligno. 
Mezza pensione che include la cena.

 

3° GIORNO
FOLIGNO - BEVAGNA - MONTEFALCO - FONTI DEL CLITUNNO - FOLIGNO
In mattinata, dopo la prima colazione, partiamo alla volta di Bevagna, paese inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Municipio romano già nel 90 a.C. con il nome di Mevania (dove forse nacque Properzio), in epoca medievale il paese assunse una notevole importanza economica e strategica durante le contese tra Chiesa e Impero. A quel periodo risale l’aspetto di gran parte del centro storico, ancora cinto dalle mura e che ha in piazza Silvestri il suo centro nevralgico. Su questo splendido spazio pubblico, sovente utilizzato come sfondo per produzioni cinematografiche e serie televisive, si affacciano l’elegante Palazzo dei Consoli, dalle belle bifore gotiche, e ben tre antiche chiese dagli splendidi portali, rispettivamente consacrate a San Michele, San Domenico e San Giacomo. Dell’antica gloria di epoca romana sono testimoni il basamento di un tempio, gli interessanti resti del grande teatro (inglobato da case medievali) e un ambiente superstite delle terme, il cui pavimento è ornato da un bel mosaico bianco e nero a soggetto marino, con figure di tritone e ippocampo, polipi, delfini, aragoste. Nel primo pomeriggio ci trasferiamo nel vicino paese di Montefalco, anch’esso ancora racchiuso nella cinta muraria trecentesca e annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, oltre che celeberrimo per la produzione di vini d’eccellenza (Sagrantino, Montefalco). Attraversata la bella porta turrita saliamo fino alla curiosa piazza centrale del paese, di forma rotonda e sulla quale prospettano alcuni bei palazzi; a poca distanza visitiamo l’eccellente polo museale di San Francesco, allestito in parte nell’ex chiesa trecentesca dedicata al poverello di Assisi, nella quale possiamo ammirare tra l’altro un importante ciclo di affreschi dipinti da Benozzo Gozzoli e raffiguranti le Storie della vita di San Francesco, oltre che una splendida natività del Perugino. Prima di ritornare a Foligno abbiamo ancora il tempo per una sosta presso un luogo assai celebre per storia e amenità: le fonti del Clitunno. Citate con ammirazione da Plinio il Giovane, Byron e Carducci, immerse in un delizioso parco punteggiato da pioppi cipressini, salici piangenti e altre numerose specie vegetali, le sorgenti di acqua purissima formano un laghetto dall’aspetto incantato, solcato dai cigni. Poco più in là, lungo l’antica Via Flaminia, compiamo un’ultima sosta per visitare il Tempietto del Clitunno, piccolo sacello a forma di tempio, considerato uno tra i più interessanti monumenti altomedievali dell’Umbria (VII-VIII secolo). L’edificio, che riutilizza elementi architettonici di età romana pertinenti forse a un precedente santuario intitolato al dio Clitumnus è tra i sette gioielli dell’arte e dell’architettura longobarda in Italia che sono stati inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Rientriamo infine in hotel a Foligno. Mezza pensione che include la cena.

 

4° GIORNO
FOLIGNO - GUBBIO - FOLIGNO
Dopo la prima colazione, un breve viaggio tra ameni paesaggi ci conduce a Gubbio, una delle più belle cittadine medievali d’Italia. Adagiata alle falde del Monte Ingino, di antica fondazione umbra e divenuta fiorente in epoca romana – ne sono testimonianza le maestose rovine del Teatro – Gubbio si è miracolosamente conservata integra nel corso dei secoli e oggi vanta ancora capolavori architettonici che simboleggiano e ricordano la potenza di questa città-stato medievale. All'inizio del XIV secolo risale il superbo complesso urbanistico formato dal Palazzo dei Consoli, uno dei più imponenti edifici pubblici trecenteschi giunti fino a noi e divenuto il simbolo di Gubbio, dalla Piazza Pensile e dal Palazzo Pretorio. Nel Palazzo dei Consoli, che domina l’intero abitato, si conservano tra l’altro le celebri Tavole Egubine, sette lastre bronzee sulle quali sono incisi testi a carattere sacro in antica lingua umbra e in alfabeto latino. Nella grande Sala dell’Arengo, al piano terreno dell’edificio, è allestito il lapidario antico, mentre le sale dei piani superiori ospitano pregevoli arredi antichi e numerose opere d’arte. Dalla loggia panoramica del palazzo si gode di uno spettacolare colpo d’occhio su tutta Gubbio. La cattedrale (o Duomo) risale all’ultimo ventennio del XII secolo, ma fu completata in epoca gotica; sopra al portale a sesto acuto si apre un grande finestrone circolare, inquadrato tra i simboli dei quattro evangelisti ad altorilievo. L’interno a una sola navata è caratterizzato da grandi arconi ogivali trasversi a sostegno del tetto. Il duomo è fronteggiato dal Palazzo Ducale, eretto nel 1470 in squisito stile rinascimentale per volere di Federico da Montefeltro. Oltre allo splendido cortile interno composto da una serie di archi a tutto sesto sorretti da colonne e capitelli decorati e alle raccolte che comprendono arredi e opere pittoriche di pregio, nel palazzo si può ammirare il ricostruito studiolo del duca, mirabile capolavoro di intarsi lignei. La chiesa e il convento di San Francesco, risalenti al XIII secolo, sono invece legati strettamente alla vita del celebre santo di Assisi. La chiesa sorge infatti dove era posta l'antica residenza degli Spadalonga, amici di Francesco che qui offrirono ospitalità al pellegrino quando abbandonò la casa paterna per intraprendere la vita religiosa. Nel pomeriggio saliremo in funivia sulla cima del Monte Ingino (908 metri), là dove sorge la venerata basilica di Sant’Ubaldo. Da qui lo sguardo spazia liberamente sul fitto reticolo medievale di Gubbio e sul verdeggiante territorio circostante, punteggiato di fitte foreste e svettanti cipressi. Al termine della giornata rientriamo a Foligno. 
Mezza pensione che include la cena.

 

5° GIORNO
FOLIGNO - SPELLO - PERUGIA
Prima colazione. Raggiungiamo la vicina Spello, che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, per una piacevole camminata nel suo centro storico di Spello: i vicoli sono un tripudio di fiori e scorci incredibilmente suggestivi, immersi in un’atmosfera fuori dal tempo. La parte più bassa è ancora cinta dalle mura romane, ben conservate, nelle quali si aprono tre porte: la Porta Urbica, la grandiosa Porta Consolare, del I secolo a.C., e l’elegante Porta Venere, con le sue due belle torri a base dodecagonale, note anche come Torri di Properzio. Nel corso della nostra visita non può mancare la chiesa di Santa Maria Maggiore, con la famosa Cappella Baglioni dal pavimento in maioliche di Deruta e impreziosita dai superbi affreschi del Pinturicchio, annoverati tra i suoi capolavori e che ci offrono perfino un suo sorprendente autoritratto. Autentico fiore all’occhiello di questo magnifico borgo umbro è però la straordinaria Villa Romana dei Mosaici (aperta solo da aprile a settembre), riportata alla luce a partire dal 2005 e trasformata in un avvincente museo dotato anche di percorsi interattivi. Con quasi 500 metri quadrati recuperati, la Villa è una delle scoperte archeologiche più straordinarie dell’Umbria. Risalente all’epoca imperiale, è composta da dieci ambienti con pavimenti a mosaici strabilianti, che comprendono decorazioni geometriche, animali selvatici e fantastici, figure umane e scene di vita quotidiana. Impossibile non emozionarsi davanti a questi tappeti di pietra di rara bellezza. Al termine della visita ci attende il trasferimento alla stazione ferroviaria di Perugia. Rientro individuale alle città di provenienza. 

 


Prezzo indicativo a partire da 1.740 € A PERSONA

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